
Perché “luci dinamiche”
L’idea è semplice: le luci non stanno sempre al 100%. Quando la zona è vuota tengono una luminosità di base (circa 20–30%); quando passa qualcuno, salgono per pochi secondi (80–100%) e poi scendono lentamente. Il risultato è un richiamo naturale in vetrina e all’ingresso, con un uso più intelligente dell’energia.
Esempi rapidi:
Dove partire
Quali sensori usare (senza tecnicismi inutili)
Come impostare le scene (step-by-step)
Errori comuni da evitare
Checklist pronta all’uso
FAQ rapide
Quanta luce tenere in “riposo”? Di base 20–30%: comunica apertura e sicurezza senza sprechi. Regola in base alla tua via e alla finitura dei prodotti.
Qual è il sensore più semplice per iniziare? In genere PIR o microonde. Il secondo è più sensibile: richiede taratura per evitare attivazioni fuori campo.
Serve l’elettricista? Se l’impianto non è già dimmerabile, conviene farti aiutare per collegare correttamente sensori e driver e creare le scene.
Quanto posso risparmiare? Dipende da passaggi reali, potenza installata e ore di accensione. Il metodo con misura dei kWh ti dà il dato preciso sul tuo caso.
Conclusione
Luci che si alzano quando serve e restano basse quando non serve: esteticamente più vive, operative più intelligenti. Con due scene semplici e un sensore ben regolato ottieni un effetto elegante e misurabile, senza complicazioni. La parte importante non è promettere: è misurare.
Ascolta il PODCAST: https://open.spotify.com/episode/6riMCtVhu1s2ijqmBKZvcN
E se hai bisogno di una mano, non esitare a chiedere:
la tua consulenza online di 30 minuti è gratis.
tel. 333 4959105
info@masierovetrine.com
L’idea è semplice: le luci non stanno sempre al 100%. Quando la zona è vuota tengono una luminosità di base (circa 20–30%); quando passa qualcuno, salgono per pochi secondi (80–100%) e poi scendono lentamente. Il risultato è un richiamo naturale in vetrina e all’ingresso, con un uso più intelligente dell’energia.
Esempi rapidi:
- Vetrina su strada: un passante si avvicina e la scena “respira”.
- Ingresso negozio: la luce guida lo sguardo verso dentro.
- Isola promo: il punto in cui vuoi vendere di più “si accende al momento giusto”.
- Camerini: luce morbida quando vuoti, più piena quando entrano le persone.
Dove partire
- Vetrina: è il tuo cartellone. Qui l’effetto dinamico fa la differenza.
- Ingresso/corridoio: crea un percorso visivo verso le aree chiave.
- Tavolo promozioni: se vuoi spingere un bundle o una novità, è qui.
- Camerini: comfort percepito = tempo in più = più probabilità di acquisto.
Quali sensori usare (senza tecnicismi inutili)
- PIR (infrarosso): economico e affidabile per vetrine/ingressi.
- Microonde (radar): più sensibile; va tarato per non attivarsi sul marciapiede.
- ToF/LiDAR: “vede” la distanza; utile per scaffali e nicchie puntuali.
- Barriera o tappetino: si attivano quando qualcuno varca un punto preciso (ingresso).
Come impostare le scene (step-by-step)
- Scena “Riposo”: mai buio totale; tieni 20–30%.
- Scena “Passaggio”: 80–100% per pochi secondi quando il sensore rileva movimento.
- Transizioni morbide: niente effetto “flash”; salita e discesa graduali.
- Canali separati: vetrina / ingresso / promo su comandi diversi per calibrare ogni zona.
Errori comuni da evitare
- Acceso/spento secco: sembra un antifurto, dà fastidio.
- Sensore ipersensibile: si attiva con chi cammina lontano.
- Zero luce di base: comunica chiusura o insicurezza.
Checklist pronta all’uso
- Zone e potenze annotate
- Sensore scelto e tarato
- Driver dimmerabile compatibile (0–10 V / DALI / PWM)
- Scene impostate: Riposo %, Passaggio %, tempi
- 3–7 giorni di prova con micro-correzioni
- Lettura kWh e confronto prima vs dopo
Quanta luce tenere in “riposo”? Di base 20–30%: comunica apertura e sicurezza senza sprechi. Regola in base alla tua via e alla finitura dei prodotti.
Qual è il sensore più semplice per iniziare? In genere PIR o microonde. Il secondo è più sensibile: richiede taratura per evitare attivazioni fuori campo.
Serve l’elettricista? Se l’impianto non è già dimmerabile, conviene farti aiutare per collegare correttamente sensori e driver e creare le scene.
Quanto posso risparmiare? Dipende da passaggi reali, potenza installata e ore di accensione. Il metodo con misura dei kWh ti dà il dato preciso sul tuo caso.
Conclusione
Luci che si alzano quando serve e restano basse quando non serve: esteticamente più vive, operative più intelligenti. Con due scene semplici e un sensore ben regolato ottieni un effetto elegante e misurabile, senza complicazioni. La parte importante non è promettere: è misurare.
Ascolta il PODCAST: https://open.spotify.com/episode/6riMCtVhu1s2ijqmBKZvcN
E se hai bisogno di una mano, non esitare a chiedere:
la tua consulenza online di 30 minuti è gratis.
tel. 333 4959105
info@masierovetrine.com