
#1-Cos'è questa AI ?
Parliamo ovviamente di intelligenza artificiale.
Questa definizione è una definizione che è nata negli anni 50 ed è quasi più un'operazione di marketing che una cosa reale. Vediamo di capire perché.
Già la definizione di intelligenza è una cosa su cui discutere. Certo è che tutti ne parlano, a ragione e anche a torto. Molti parlano di intelligenza artificiale senza conoscerla bene.
Premetto, io non sono un esperto, non sono uno specialista, non ho una conoscenza approfondita di questo argomento, ma mi piace, mi incuriosisce e faccio un sacco di test. La cosa importante da dire è che quello che oggi sappiamo, quello che oggi si può fare, domani -e domani non è fra chissà quanto tempo, domani è settimana prossima, domani è mese prossimo- sarà cambiato tutto, si sarà evoluto in maniera incredibile, perché l'evoluzione, il cambiamento, il potenziamento di questo fenomeno è assolutamente veloce, velocissimo, ultra veloce.
Tornando a noi, cos'è l'AI? È un ramo dell'informatica che crea dei sistemi capaci di svolgere dei compiti che richiedono l'intelligenza umana, anzi che richiederebbero l'intelligenza umana, usiamo il condizionale.
Fra questi compiti ci sono varie cose, il riconoscimento vocale, la risoluzione dei problemi, l'apprendimento automatico e quello che vediamo più eclatante, più evidente al giorno d'oggi con i vari CHAT GPT & Company è la creazione di testi o di immagini. Questo per noi è spaventoso ...o meraviglioso, usiamo i termini che vogliamo: sicuramente è nuovo, è una cosa potente, vediamo di capire meglio com'è e come funziona.
Tecnicamente abbiamo tre tipologie di intelligenza artificiale.
Intelligenza artificiale debole, ANI, Artificial, Narrow Intelligence.
E’ quella che usiamo oggi, che è quella che avevamo già prima che si chiamasse intelligenza artificiale, i vari Siri, Alexa, i chatbot, i sistemi di raccomandazione di Amazon o Netflix basati sulle nostre preferenze, sono già dei sistemi di intelligenza artificiale, però debole come dicevamo.
Intelligenza artificiale forte, AGI, Artificial General Intelligence.
Ha delle caratteristiche simili al funzionamento del cervello umano: attualmente non ce l'abbiamo ancora. Quando l'avremo? Ci sono delle ipotesi, delle previsioni: nel 2035, nel 2050...è molto fumosa questa cosa proprio perché non possiamo sapere, non possiamo prevedere l'evoluzione che ci sarà.
Ultima tipologia di intelligenza artificiale, ASI, Artificial Super Intelligence.
Ha capacità superiori alle capacità del cervello umano: anche questa ancora non c'è e molto probabilmente sarà lunga la strada per arrivarci.
Esiste un test di cui certamente avete sentito parlare: il test di Turing, da Alan Turing, che lo ideò negli anni 50. Consiste in una serie di considerazioni e valutazioni che servono per capire se un ascoltatore che è in una stanza ottiene delle risposte che possono essere date da una persona o da un computer (e lui non lo sa). Quindi valuta la verosimiglianza delle risposte e la naturalezza del dialogo e decide se gli sembra una persona o un chatbot.
Si pone il limite di superamento o di affiancamento all'intelligenza umana da parte dei computer, quando avessero superato questo test (anzi si poneva, perché è anche questo in discussione). Attualmente la versione 4.5 di CHAT GPT è riuscita a superare il 73% delle valutazioni, quindi 3 giudici su 4 hanno valutato che poteva essere una persona che rispondeva in quel modo...questo solo per dire che si stiamo evolvendo in maniera molto molto veloce.
Vediamo come va.
Ascolta il PODCAST: https://open.spotify.com/episode/190K820yjxNsP40ps0sp8Q
Parliamo ovviamente di intelligenza artificiale.
Questa definizione è una definizione che è nata negli anni 50 ed è quasi più un'operazione di marketing che una cosa reale. Vediamo di capire perché.
Già la definizione di intelligenza è una cosa su cui discutere. Certo è che tutti ne parlano, a ragione e anche a torto. Molti parlano di intelligenza artificiale senza conoscerla bene.
Premetto, io non sono un esperto, non sono uno specialista, non ho una conoscenza approfondita di questo argomento, ma mi piace, mi incuriosisce e faccio un sacco di test. La cosa importante da dire è che quello che oggi sappiamo, quello che oggi si può fare, domani -e domani non è fra chissà quanto tempo, domani è settimana prossima, domani è mese prossimo- sarà cambiato tutto, si sarà evoluto in maniera incredibile, perché l'evoluzione, il cambiamento, il potenziamento di questo fenomeno è assolutamente veloce, velocissimo, ultra veloce.
Tornando a noi, cos'è l'AI? È un ramo dell'informatica che crea dei sistemi capaci di svolgere dei compiti che richiedono l'intelligenza umana, anzi che richiederebbero l'intelligenza umana, usiamo il condizionale.
Fra questi compiti ci sono varie cose, il riconoscimento vocale, la risoluzione dei problemi, l'apprendimento automatico e quello che vediamo più eclatante, più evidente al giorno d'oggi con i vari CHAT GPT & Company è la creazione di testi o di immagini. Questo per noi è spaventoso ...o meraviglioso, usiamo i termini che vogliamo: sicuramente è nuovo, è una cosa potente, vediamo di capire meglio com'è e come funziona.
Tecnicamente abbiamo tre tipologie di intelligenza artificiale.
Intelligenza artificiale debole, ANI, Artificial, Narrow Intelligence.
E’ quella che usiamo oggi, che è quella che avevamo già prima che si chiamasse intelligenza artificiale, i vari Siri, Alexa, i chatbot, i sistemi di raccomandazione di Amazon o Netflix basati sulle nostre preferenze, sono già dei sistemi di intelligenza artificiale, però debole come dicevamo.
Intelligenza artificiale forte, AGI, Artificial General Intelligence.
Ha delle caratteristiche simili al funzionamento del cervello umano: attualmente non ce l'abbiamo ancora. Quando l'avremo? Ci sono delle ipotesi, delle previsioni: nel 2035, nel 2050...è molto fumosa questa cosa proprio perché non possiamo sapere, non possiamo prevedere l'evoluzione che ci sarà.
Ultima tipologia di intelligenza artificiale, ASI, Artificial Super Intelligence.
Ha capacità superiori alle capacità del cervello umano: anche questa ancora non c'è e molto probabilmente sarà lunga la strada per arrivarci.
Esiste un test di cui certamente avete sentito parlare: il test di Turing, da Alan Turing, che lo ideò negli anni 50. Consiste in una serie di considerazioni e valutazioni che servono per capire se un ascoltatore che è in una stanza ottiene delle risposte che possono essere date da una persona o da un computer (e lui non lo sa). Quindi valuta la verosimiglianza delle risposte e la naturalezza del dialogo e decide se gli sembra una persona o un chatbot.
Si pone il limite di superamento o di affiancamento all'intelligenza umana da parte dei computer, quando avessero superato questo test (anzi si poneva, perché è anche questo in discussione). Attualmente la versione 4.5 di CHAT GPT è riuscita a superare il 73% delle valutazioni, quindi 3 giudici su 4 hanno valutato che poteva essere una persona che rispondeva in quel modo...questo solo per dire che si stiamo evolvendo in maniera molto molto veloce.
Vediamo come va.
Ascolta il PODCAST: https://open.spotify.com/episode/190K820yjxNsP40ps0sp8Q