
#3-AI nel RETAIL: possibili attuali utilizzi
Vediamo di approfondire un po' questo discorso sull'intelligenza artificiale in maniera la più pratica possibile, la più utile possibile.
L'intelligenza artificiale può essere molto utile per tantissimi aspetti, dipende dalle dimensioni della nostra attività, del nostro negozio, parliamo di retail ovviamente.
Se siamo un negozio strutturato, se facciamo parte di una catena, abbiamo già probabilmente degli esperti all'interno della nostra organizzazione che curano queste cose.
Quindi i consigli, le considerazioni che vi sto facendo sono valide soprattutto per attività medio-piccole.
Come dicevo, vediamo le cose pratiche che si possono fare subito per un’attività commerciale, sfruttando le potenzialità dell'intelligenza artificiale.
Una potrebbe essere un chatbot, un risponditore automatico per i clienti, quindi quando qualcuno chiama il negozio, il numero di telefono del negozio, gli risponde automaticamente un'intelligenza artificiale, un chatbot appunto, che dà gli orari, che dà le risposte più ovvie, più diffuse, più comuni, senza interromperci nel nostro logo di vendita che è quello che effettivamente ci fa la conversione, ci fa guadagnare.
Detto questo, cosa possiamo mirare? Ad esempio ideare una progettazione delle vetrine, quindi progettare, idealizzare, pensare alla prossima vetrina, come la faremo e averla anche magari visivamente, come più o meno potrebbe apparirci.
Potrei fare delle analisi di vendita in base a dei dati storici (capi venduti, scontrino medio, tipo di target cliente, competitor, ecc.) posso ottimizzare il magazzino, anche se qui la facenda diventa un po' più complicata. Si può fare, sì, però vorrei rimanere sulle soluzioni più semplici, quelle come dicevo da fare subito, immediatamente, fra tre minuti.
Ad esempio è sicuramente importante, utile e facilmente realizzabile anche la possibilità di farsi aiutare nel copy di post, di presentazione prodotti e di comunicazione in genere e sul sito, per eventi, per qualsiasi altra occasione.
Possiamo infatti calibrare quello che ci suggerisce il CHAT GPT di turno come testo, in modo che sia allineato a quello che si definisce il TONE OF VOICE, quindi alla filosofia, allo spirito, al tenore del nostro negozio, della nostra comunicazione, al nostro stile, se vogliamo semplificare.
Come si fa? È semplicissimo, basta lavorare bene con i prompt, cioè con la domanda che io faccio all'intelligenza artificiale.
Come strutturare un prompt efficace, potente, che funzioni? Vediamo un po' di priorità:
1. Dobbiamo essere chiari, semplici.
2. Dobbiamo indicare l'azione precisa che vogliamo: crea un'immagine, fai un'analisi, progetta la prossima vetrina con questo stile, eccetera.
3. Specificare il contesto e i contorni della situazione. “Siamo un negozio che veste donne da 20-50 anni, la nostra clientela è medio-alta e alto-spendente, ecc. tenendo conto di questo, crea un programma di marketing aggressivo/soft, analizza la situazione, tieni conto della situazione di incertezza economica di questo periodo e fammi 3 proposte di azioni facilmente realizzabili per potenziare la mia attività”
Chiaramente, chi sono i destinatari? I destinatari sono i miei clienti tradizionali che hanno queste caratteristiche, oppure i destinatari sono un target nuovo, più giovane, supponiamo, che io voglio acquisire per allargare il mio bacino d'utenza.
Magari chiedo anche, questo target nuovo, secondo te è in contrasto con quello mio abituale che è così, così e così?
Con questa tipologia di domande ho già delle risposte molto precise, molto centrate.
Poi, sulla risposta chiederò ulteriori precisazioni: “ma sei sicuro che sia così? ... rispetto al punto 3 che mi hai descritto, come potrei approfondirlo?... come potrei ampliarlo?... Quali sono gli strumenti che trovo sul mercato?
Esempio banalissimo: sono un'insegnante e chiedo, riassumi la Rivoluzione Francese.
Domanda banalissima, avrò risposte altrettanto banali.
Cosa posso fare? Gli scrivo: “agisci come un insegnante di storia, parlami della rivoluzione francese specificando quali sono le cause economiche, storiche, militari, geopolitiche che hanno portato alla Rivoluzione stessa. Indicami 3 episodi chiave indicativi della Rivoluzione Francese”.
Sono due cose completamente diverse: dobbiamo imparare a essere più precisi nel chiedere, in questo modo avremo risposte molto, molto migliori.
Posso fare anche un'altra cosa, chiedere alla mia intelligenza artificiale, qualunque questa sia ovviamente, uno stile particolare, tipo scrivimi questa cosa come se fossi il Presidente degli Stati Uniti, scrivimi questa cosa come se fossi un filosofo, scrivimi questa cosa come se fossi Dante Alighieri, ecc.
Oppure a una risposta che mi viene data, magari troppo formale, gli posso chiedere, ok, bene, adesso riscrivila in maniera più ironica, più friendly, più leggera, oppure gli posso dire, benissimo, però scrivimela in maniera più concisa in modo che io possa pubblicarla su Instagram sotto i 2000 caratteri, tanto per fare un esempio.
Quello che cominciamo a capire è che è un ottimo strumento, migliora sempre, ma migliora ogni giorno, non ogni anno, la qualità del risultato dipende molto da come io imposto i prompt, quindi questo è importantissimo.
Una cosa fra i vari esperti, i vari guru relativi all'intelligenza artificiale che mi ha colpito è un suggerimento che è questo: tieni conto che l'intelligenza artificiale con cui ti stai confrontando adesso è la peggiore di sempre, perché è in continuo miglioramento, migliorerà ancora in maniera esponenziale.
Trascurando -per un attimo- il pericolo, le situazioni distopiche, cosa farà l'intelligenza artificiale in futuro, sfruttiamo il più possibile a nostro vantaggio queste potenzialità che ci sono presentate, nel migliore dei modi possibili, nel modo più intelligente possibile.
Ascolta il PODCAST: https://open.spotify.com/episode/4oCcgx6Uiu69ArAo1kjiyi